Intervista ai creativi: Caterina Alinari, crochet designer indipendente

Con grande piacere oggi ospito l’intervista a Caterina Alinari, che conosciamo con il nome di Kate. Kate è una crochet designer indipendente, con tantissimi sogni da realizzare e altrettanti progetti creativi a cui sta lavorando. La sua passione per l’uncinetto l’ha fatta incontrare con i Magliuomini ed è diventata la loro madrina!
Qui oggi si racconta e la ringrazio tanto per questa chiacchierata a cuore aperto! ^_^

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Intervista a Caterina Alinari (Kate), crochet designer indipendente

 

1. Parlaci un po’ di te e di come è iniziata la tua passione per l’uncinetto.

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Ciao! Grazie mille Linda per questa opportunità e un grande abbraccio alla comunità di pane amore e creatività (ho fatto anche la rima!).
Dunque ‘parlami di te’ era la domanda che fino a qualche anno fa mi spaventava di più, perché faccio mille cose e mi riesce davvero difficile darmi un’etichetta e muovermi entro i suoi limiti. Finalmente ho imparato ad apprezzare questo aspetto di me e leggendo il mio curriculum a volte sorrido della Kate matematica-uncinettatrice-blogger-madrina-dei-Magliuomini. Quindi eccomi qua a parlavi di me e dei mie progetti in ordine sparso. Sono Caterina Alinari, tutti mi chiamano Kate, letto all’inglese o all’italiana, mi piacciono entrambi. Ho imparato l’uncinetto da piccina dalla nonna, da allora ho studiato voracemente per migliorare, apprendere nuove tecniche e uscire fuori dagli schemi dell’uncinetto tradizionale. Ho coltivato la mia creatività, pasticciando con fili e gomitoli, colla e bottoni, carta e perline, sperimentando sempre in cerca di nuovi spunti.
Sono una crochet designer indipendente, insegno a fare l’uncinetto divertendosi e collaboro con produttori di filati, riviste italiane e inglesi. Co-fondatrice (o meglio Madrinah, come diciamo noi) dei Magliuomini, metto a disposizione dell’Associazione le mie doti organizzative maturate con gli studi ‘matemagici’ e lavorando nell’IT.
Fiorentina d’origine, londinese d’adozione, giro il mondo con il Tipo Strano in cerca di avventure uncinettose. In questi ultimi due anni in Inghilterra ho capito che viaggiare fa parte del mio DNA, e non posso fare a meno di seguire il Tipo Strano nella sua missione alla scoperta del pianeta Terra, ma al contempo sono molto legata alle mie radici.

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2. Quali sono i filati e i punti che preferisci?

Penso che per ogni progetto ci sia il filato giusto da utilizzare. Per gli amigurumi, personaggi realizzati ad uncinetto e poi imbottiti, preferisco usare l’acrilico o il cotone, per creare giochi per bambini morbidi, coloratissimi e facili da lavare. Per gli accessori mi piace utilizzare materie prime naturali, lana, cotone, seta, alpaca, la lista è lunghissima ci sono sempre nuovi filati da scoprire, da provare e testare. Visitando fiere e negozi di gomitoli, non perdo mai occasione per ‘palpeggiare’ matasse e acquistarle, per creare progetti e ‘campionare’. Ho ancora tantissimo da imparare sulle fibre e sui filati, è un mondo tutto da scoprire che mi affascina.
Parlando dei modelli che creo per i miei workshop e per le pubblicazioni, voglio che siano semplici da realizzare, per dare la possibilità ad ognuno di sperimentare e creare con l’uncinetto. Inserisco in ogni creazione il risultato delle miei curiose ricerche nel mondo delle tecniche a uncinetto: amigurumi, tapestry crochet, trecce, lavori in tondo ispirati a superfici matematiche come il nastro di moebius, lavori a più colori, punti in rilievo, e tanto tanto altro. Il bello della creatività è che non si smette mai di avere nuovi stimoli per crescere e imparare.

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3. Hai un sogno nel cassetto che vorresti condividere con noi?

Come dicevo prima, gli stimoli sono innumerevoli questo riempie un baule pieno di sogni, anziché un cassetto! Diciamone alcuni, così metto anche un pò di ordine nella mia testa: vorrei che Magliuomini diventasse una comunità di riferimento per designer e amanti di arti tessili, vorrei aprire un negozio di gomitoli, vorrei scrivere un libro, vorrei mettere a disposizione le mie conoscenze nel mondo dell’ handcraft per aiutare le persone a vivere meglio. Sto lavorando su alcuni mentre altri per adesso sono solo sogni e sono contenta di averli condivisi con te, mentre sono all’opera per far sì che si avverino! Il Tipo Strano si sta preparando per una nuova missione, rimanete sintonizzati perché stiamo per partire.

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4. Dove possiamo vedere le tue creazioni?

Puoi trovare i miei modelli su Raverly, il portale per i designer di maglia e uncinetto. Gestisco una pagina Facebook, un blog e un account Instagram, in cui racconto le mie avventure uncinettose. Sono una gran chiacchierona, mi piace conoscere nuove persone, scrivetemi, seguitemi o ‘amicatemi’ rispondo sempre.

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5. Consigliaci altri 2 creativi che meritano di essere conosciuti e seguiti! 😉

Amo conoscere nuovi creativi, ovunque vado nel mondo dall’Italia, a Londra, fino a Singapore, non perdo mai occasione per fare nuove amicizie. È difficile dire solo due nomi, perché davvero sono a tantissime le persone che ammiro, amo e da cui ho imparato e sto imparando tantissimo.
Ma insomma, facciamo questi nomi!
Paolo Dalle Piane, il boss dei Magliuomini, knitwear designer, mago del colore e fine conoscitore dei filati. Ci siamo conosciuti qualche anno fa al Knit Point Prato, da lì davvero ne abbiamo combinate delle belle insieme, è lui che mia ‘trascinata’ nella fantastica avventura che sono i Magliuomini.
Ilaria Caliri di Airali Design, crochet designer, autrice, illustratrice, eccellente fotografa e maga delle rifiniture, non troverai mai un un suo amigurumi con un capello fuori posto. Galeotta fu Londra che ha fatto incontrare una fiorentina e una napoletana per la prima volta in terra straniera. Entrambe expat nel Regno Unito non perdiamo occasione per visitare fiere, negozi e buttarci in tutte le attività magliose che la capitale inglese offre.

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