boro patchwork

L’atelier della Tintura Naturale e il Boro patchwork ad Abilmente

Alla fiera Abilmente, in questa edizione primaverile, ho avuto modo di rincontrare le artigiane dell’Associazione Maria Elda Salice.

Insieme a loro ho potuto ammirare l’Atelier dedicato alle tinte naturali, in cui sia capi d’abbigliamento, che gli accessori d’arredo per la casa, sono stati personalizzati grazie alle tinture. In questo post scopriamo insieme anche il Boro Patchwork, l’arte giapponese di rattoppare con le pezze.

tintura naturale

Angolo the e Angolo salotto

Due sono state le zone allestite per mostrare a noi visitatori le varie palette di colori che si possono ottenere grazie alle tinture: “Angolo The” e “Angolo Salotto”.

Angolo the

Nel primo angolo dedicato al momento del tè c’erano variopinti cuscini appoggiati alla parete.

Ogni cuscino, qui è stato colorato e decorato con varie tecniche: timbri di legno (vedi cuscino ocra), stencil (vedi cuscino con le rose) o pennello (vedi civetta), sempre usando come colore quello delle tinture naturali.

angolo tè - tintura naturale

civetta-_tintura_naturale

Non c’erano solo cuscini da ammirare, dal soffitto infatti pendeva anche una lampada intrecciata con della stoffa color indaco.

lampada-_tintura_naturale

Angolo salotto

Nell’angolo dedicato al salotto ogni completamento d’arredo era coloratissimo, dalla poltrona, al quadro, fino alla lampada creata con nastrini.

Con le tinture naturali non si ottengono infatti solo tinte scure e poco appariscenti, ma un vero arcobaleno di colori.

lampada_e_quadro-_tintura_naturale

poltrona_-_tintura_naturale
Al centro dell’Atelier, quasi a dividere i due angoli allestiti, vi erano le creazioni in carta della creativa Chiara Tizian di Vicenza, che ha presentato vasi e contenitori realizzati con la carta di riciclo ottenuta dagli imballi delle uova, fotocopie e vecchi quaderni. Per colorare le sue creazioni Chiara ha usato i colori vegetali (legno rosso del Brasile, legno di Campeggio, quebraco) sotto forma di inchiostri e di estratti. Il colore dei suoi manufatti era differente a seconda della quantità di colore usata e dal modo in cui sono stati asciugati.

vasetti_di_carta_riciclata

Il Boro patchwork

patchwork boro - abilmente 2015

Un’assoluta novità presentata quest’anno ad Abilmente è il Boro patchwork, un modo molto antico e proveniente dal Giappone per fare il patchwork.

In giapponese Boro significa stracci laceri ed è una parola usata per indicare vestiti e lenzuola che si sono lacerati e sono stati poi rattoppati.

Osservando un patchwork giapponese possiamo capirne la sua provenienza e il tenore di vita della famiglia che l’ha creato.

Le famiglie semplici, che vivevano con i frutti della campagna, erano solite cucire e rafforzare i tessuti che con il tempo si consumavano, nulla veniva buttato e la copertura dei futon (il letto su cui dormivano) veniva ricucita anche più volte. Per cucire le “toppe” veniva usata una particolare cucitura, chiamata sashiko, che conferiva più robustezza.

boro_patchwork

I pezzi di cotone usati per il rammendo venivano tinti con l’indaco, un colore scelto per la sua facilità di tintura e per la proprietà che veniva a lui attribuito di allontanare gli insetti.

Per tingere le pezze di cotone, occorreva anche più di una settimana, queste infatti venivano immerse anche 20 volte nella tintura.

Nonostante questo lungo tempo per fissare il colore, i continui lavaggi e il trascorrere del tempo facevano sbiadire il colore, creando delle sfumature ad oggi molto apprezzate.

filati_indaco_tintura_naturale

Info

Se desiderate maggiori informazioni sulle tecniche di tintura e sui kit in vendita per colorare da casa i propri tessuti, vi ricordo che potrete rivolgervi direttamente all’Associazione Maria Elda Salice di Milano: http://www.tinturanaturale.it/

Altri post

Leggi anche i miei post sulle edizioni precedenti

Lo shibori (2012)

L’Atelier delle tinture naturali (2010)

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