California: la creatività ha gli occhiali da sole

L’odore del pane caldo in una piccola panetteria. Fare un giro in vespa e sentire il vento d’estate. Passeggiare per le vie strette di Napoli. Il mare.
Queste sono solo alcune delle cose che mi mancano dell’Italia.
Il momento più bello quando torno a casa? In aeroporto, il preciso istante in cui mi rendo conto che tutte le persone intorno a me parlano la mia stessa, splendida, dolce e rassicurante lingua.
Sono passati solo 6 mesi da quando vivo dall’altra parte del mondo (o almeno quello che credevo il mio mondo) e mi sembra un’infinità.

Questa in alto sono io: 28 anni, macchina fotografica sempre con me, e passione per  la cioccolata e le cose vecchie!

Nella mia lista dei luoghi da visitare la California non c’è mai stata, figuriamoci in quella dei posti dove trasferirsi. Non avevo mai considerato l’America, eppure eccomi qui, in un cottage anni ’50 a due passi dall’oceano e da un McDonalds!

San Diego è giovane, viva, energica, colorata. Prima di trasferirmi non sapevo nulla della California. In effetti ero un po’ scettica,  riuscivo a pensare solo ad  immagini slegate del telefilm Baywatch. Ragazze dal fisico mozzafiato in costume sui rollerblade, spiagge affollate, ragazzi che girano in skateboard e tanti surfisti. Sono rimasta a bocca aperta quando mi sono resa conto che in effetti è proprio così.. la tv non mentiva!

Ma camminando per le strade, guardando nelle bacheche dei bar, persino sui pali della luce o sui cartelli stradali si possono trovare tracce di una creatività disarmante.

L’impatto con questo nuovo mondo non è stato facile. Ho dovuto scavare, andare a fondo, usare uno sguardo attento per rendermi conto che oltre ai mall, oltre i drive thru e le infinite catene di negozi tutti uguali, questo posto ha un potenziale di idee, immaginazione e fantasia senza limiti. E la gente lo dimostra in ogni modo.


Una mattina mentre passeggiavo ho notato questo foglio, scritto a mano, tipo quelli che si usano per sponsorizzare le lezioni private. C’era scritto take what you need. E in basso, da staccare, al posto del solito numero di telefono, c’erano coraggio, pace, passione, intelligenza, perdono, speranza.. gratuiti, messi li, per chiunque ne avesse bisogno. Ho sorriso, ne ho staccato uno, e l’ ho messo in tasca. Una volta a casa l’ho attaccato al frigo, ed ora è li, e quando ne ho bisogno lo guardo, e mi sento meglio.

La creatività si esprime in tanti modi diversi. Lo sto imparando, e mi stupisco tutti i giorni per quello che vedo.

Mito da sfatare sulla California: non è vero che fa sempre caldo!
Il clima è mite, e devo ammettere che quando a Gennaio sei in spiaggia in costume a prendere il sole non ti puoi certo lamentare!  Ma fa freddo anche qui, soprattutto la sera. E  maggio e giugno sono grigi e piovosi. Non a caso esiste il detto May gray, June gloom. Non esistono un’estate o un inverno reale, è quasi come vivere una lunghissima primavera. Quindi, se passate di qui mettete nello zaino felpa e giacca!

Osservare, fotografare e scrivere.
C’è sempre una storia da raccontare. Io racconto l’America.

Roberta

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